Lajatico, speciale epagneul breton a selvatico abbattuto – commento di Pietro Garro

LAIATICO 5 OTTOBRE  , “SPECIALE EPAGNEUL BRETON A SELVATICO ABBATTUTO”.

 

Importante appuntamento il 5 ottobre a Laiatico, presso l’azienda il “colle” ove opera la  famiglia Ripanucci  coordinata dal suo  Team Leader Massimo.

Laiatico, non solo cinofilia, ma terra che ha dato i natali ad artisti contemporanei come Andrea Bocelli.

Il “Teatro del Silenzio” opera  che sorge adiacentemente alla zona cinofila ENCI e che spicca orgogliosa coi suoi monumenti,  rimarca   la valenza culturale del luogo.

Sul piano zootecnico poi, non  puo’  non considerarsi  importante una prova a selvatico abbattuto, in essa si misurano tutte le qualità funzionali di un cane da ferma, da CACCIA , in  questa tipologia di  prova il riferimento alla pratica venatoria  viene espresso nel modo piu’  completo.

Nella fattispecie poi , trattandosi di  una Speciale,  viene tenuto in debita considerazione  il trinomio inscindibile  di  come standard morfofunzionale = stile  =  razza.

Condizione essenziale   : Cerca, ferma, collegamento, fondo,  correttezza, riporto e/o recupero e nel caso specifico  STILE DI RAZZA ;  una formula  completa.

Interessante verifica funzionale quindi   ma che impone non poche riflessioni agli “addetti ai lavori”.

In relazione, evidenziata con parere unanime della terna giudicante in qualche caso anche   la carenza di intelligenza venatoria con  conseguenziale  metodologia di cerca inadeguata alla nota.

Frequenti purtroppo , RIPORTI NON GIOIOSI e  SOLLECITI , come vuole lo standard , ma  stentati,incerti, a piu’ riprese,  a volte addirittura  inesistenti.

Un altro esempio stavolta  non tecnico  : Presenti quasi soltanto Toscani , fra quelli piu’ noti  Lapi, Bianucci, Boschi , Dinelli , Nucci, Tureddi , solo qualche  sporadica presenza di provenienti da altre regioni tradotta solo  in due  tre unità.

In questo credo abbia giocato un ruolo determinante  la concomitanza con altre prove .

Devo però notare che, la carenza di numeri, si riscontra in particolare  nelle prove a selvatico abbattuto, e tranne in rare e particolari occasioni, in queste prove questi  raggiungono appena qualche decina !!!!!!

Personalmente ritengo  invece che vada incrementato il numero di queste speciali di razza   e vada stimolata la partecipazione da parte degli appassionati  ( qualcosa infatti  si sta già facendo).

Passiamo al’aspetto tecnico della prova.

A me il compito di verificare  una batteria di dieci turni,  pioggia  incessante dal primo all’ultimo turno .

In batteria Lapi, Bianucci, Nucci, Festa , Bernardini.

In evidenza la Ivette di Bianucci che ottiene la massima qualifica e la certificazione al campionato di lavoro . Questa femmina  si esprime fornendo una prestazione di  alta qualità per azione e per metodo.  Cerca adeguata perfettamente al terreno in esplorazione, Si aggiudica un difficile punto  avvertendo, Risalendo, filando e bloccando con espressività e stile due fagiani che , dopo lunghissima e fluida guidata  vengono conclusi con estrema  correttezza.

Andatura di galoppo rapido, raccolto, bel portamento di testa , ottimi atteggiamenti  Breton a contatto col quesito olfattivo.

I due fagiani, magistralmente abbattuti dalla coppia  Mirco -Ledo,  vengono poi  riportati  a comando ed  in mano al conduttore GIOIOSAMENTE E SOLLECITAMENTE, con fare festoso,  da vero epagneul breton.

Ottimo il fondo ed  il  collegamento.

Al secondo molto Buono Billy di Nucci, la qualità del  riporto  fa si che questo breton non vada   all’eccellente.

Nella batteria giudicata da Riccardo Acerbi la certificazione va a EAQUE DE GRANDES FOUGER  condotto da  Aldovardi.

In relazione Riccardo elogia le qualità venatorie e la completezza di questo Epagneul breton : una prestazione di massima aderenza alla nota, grande venaticità e RECUPERO con riporto immediato ed in mano.

Nella stessa batteria Eccellente ancora per Kina del giovane Filippo Venturelli e per Dusty di Andrea Tureddi per entrambi acerbi in relazione si esprime con positività.

Meno fortunata la batteria giudicata da Fausto Taragnoloni  ( presente anche in veste di selezionatore della squadra di Coppa Italia) dove Artù, di Boschi, ottiene il primo molto buono.

Due ottime giornate di sana cinofilia, clima disteso e sereno.

Un Grazie al Gruppo Cinofilo Pistoiese ben rappresentato dal Presidente  Andrea Lunardi e dalla efficientissima e cordiale Alessandra.

Complimenti sentiti a queste persone ed a  tutta la  “squadra”  che   ha raggiunto gli scopi  piu’ importanti  di una prova, sia  sul piano tecnico che organizzativo.

 

Pietro Garro